GROPPA: Lunga, larga, muscolosa, robusta, di formazione quasi trapezoidale per i due coxali e le tuberosità iliache e ischiatiche che ne costituiscono la base scheletrica.
CODA: Lunga, pendente, leggermente rilevata in punta. Ben guarnita di pelo senza formare frangia. Deve trovare una perfetta collocazione con la sua attaccatura, né bassa, né alta, ma tale da favorire un normale portamento disceso, rispetto alla linea superiore del tronco, talvolta portata orizzontalmente o un po’ alta, dal cane eccitato e attento. I principali difetti da squalifica sono l’anaurismo ed il brachiurismo.
ARTI ANTERIORI: Spalle muscolose, lunghe e attaccate obliquamente al torace, avambraccio dritto con ossatura forte, pastoie corte.
ARTI POSTERIORI: Coscia lunga e larga ricoperta da muscoli salienti, gamba con buona ossatura, garretto largo e moderatamente piegato, metatarsi corti e non speronati.
PIEDI: Grandi, ovali, con dita ben serrate e unite fra loro; la suola ha una notevole durezza e consistenza; è preferibilmente di colore nero, come le unghie.
MANTELLO: Piuttosto duro, abbondante, lungo, disteso e aderente al tronco. Molto ricco al collo e sulla coda. Corto sul cranio, sulla faccia, sulle orecchie e sulla parte anteriore delle estremità. Frangia moderata alla faccia posteriore degli arti anteriori e alle natiche. E’ tollerato il pelo un po’ ondulato, ma è difettoso quello ricciuto. Di ottima tessitura e consistenza, sottolineamo che è di lunghezza diversa a seconda delle regioni in cui è osservato.
COLORE: Il bianco puro è il mantello più ricercato; ma sono ammessi il bianco con sfumature e piccole macchie isabella, e anche il mantello completamente isabella chiaro. Unicolore nelle tonalità “latte o neve” a seconda della stagione, della esposizione alla luce, dell’ambiente in cui il cane è stato mantenuto, sino al momento della osservazione.
STATURA E PESO: La statura del cane è notevole. Lo standard indica: 65/73 cm al garrese, per i maschi; 60/68 cm per le femmine, e un peso rispettivamente di 35/45 Kg e di 30/40 Kg. Aggiungiamo che questi valori realistici al momento della compilazione dello standard del 1958, sono un po’ scarsi oggi, considerato che le migliorate condizioni di vita dell’uomo, e quindi dell’animale, le mutate tecniche e pratiche pastorizie, una migliore e più completa alimentazione hanno influito positivamente nel suo processo evolutivo. Non deve fare scandalo quindi che si incontrino oggi stature e pesi leggermente superiori a quelli che lo standard riporta.
ANDATURA: La capacità di spostarsi più o meno rapidamente, da un posto all’altro, per ragioni diverse connesse con la sopravvivenza (ricerca del cibo, caccia, lavoro) è tra le funzioni vitali degli animali. Nel nostro cane il movimento è limitato allo stretto necessario, per cui esso appare costantemente pigro, ma, in realtà è decisamente instancabile. Si muove generalmente con un passo lungo o con un trotto allungato. Questa andatura ha una giustificazione. E’ quella di un animale estremamente razionale. Al passo e al trotto l’affaticamento si riduce, in quanto queste andature fra tutte sono le meno impegnative dal punto di vista sia delle contrazioni muscolari sia della azioni articolari che richiedono agli arti anteriori uno sforzo minimo.
COMPORTAMENTO, ATTITUDINI E UTILIZZAZIONE DEL CANE
DA PASTORE MAREMMANO ABRUZZES
Il cane da Pastore Maremmano Abruzzese vuole vivere all’aperto sia d’estate che d’inverno, in assoluta libertà ed indipendenza. Se posto alla custodia di una casa, sceglie come giaciglio, la soglia esterna dell’ingresso. Se alla custodia del gregge o di una mandria, sceglie la posizione più alta rispetto agli animali, per tenerli tutti sotto il suo sguardo e controllo, sui poggi più esposti e ventilati, o sui crinali. E’ incurante della pioggia, che gradisce perché lava il suo mantello. Ama la neve, con la quale gioca e su cui volentieri scava il suo giaciglio. Si sottrae volentieri alla catena. Se legato infatti può diventare scontroso, sospettoso, mordace e talvolta pericoloso. E’ umile e sottoposto al padrone severo ma giusto ed equilibrato. Sta spontaneamente vicino ai bambini e li protegge, gioca con loro, purchè non pretendano che esso diventi un giocattolo assurdo sempre disponibile. E’ generosissimo con loro, assolutamente incapace di fare del male con proposito o premeditazione. Non è mai aggressivo, evita lo scontro, non è attaccabrighe con i suoi simili, piuttosto scoraggia con il suo atteggiamento chi lo fosse. La femmina in calore mantiene un suo comportamento, si concede preferibilmente a cani della sua razza che già conosce. Il maschio in questa circostanza è discreto, paziente ed assiduo alla corte che esercita sino alla conclusione del rapporto; lo è anche dopo, se alla femmina si avvicinano altri cani, che attacca senza paura per mantenere il possesso. Svolge la guardia in maniera infallibile. |