Abbiamo visto lo scorso mese che circa settanta milioni di anni or sono sulla Terra si è verificata una serie di eventi climatici che ne hanno cambiato la storia. Gli sconvolgimenti portarono all'estinzione di quasi tutti i grandi rettili che avevano regnato incontrastati per centinaia di migliaia di anni, i quali improvvisamente e rapidamente scomparvero lasciando il posto e la possibilità di svilupparsi ad altre specie. Tra queste i mammiferi, compresi quelli con caratteristiche di cànide. Le origini del cane non sono ancora spiegate, e diversi e controversi sono i pareri; tuttavia i ritrovamenti fossili fino ad ora fatti inducono a ritenere che l'Ordine dei Carnivori discenda da un gruppo d'animali arcaici detti “ Miacidi ”, che erano presenti circa 40 milioni di anni fa nel Nord America e in Europa ed erano simili agli attuali mustelidi (martore, faine, visoni, ecc).
Dai Miacidi , che erano di piccole o medie dimensioni, discendono due principali linee d'evoluzione: i “ feliformi ” e i “ caniformi ”.
I “ caniformi ” comprendono sette famiglie, tra le quali quella dei “ Canidae ”, che a sua volta può essere divisa in altri due gruppi: le volpi e i cani. Nel Nord America era diffuso tra i 15 e i 2 milioni di anni fa (quindi dal Miocene al Pliocene ), un cànide un po' più piccolo di un odierno coyote, che rappresenta forse il passaggio tra le forme primitive e il Canis moderno. E' utile ricordare che al genere “Canis ” appartengono quasi tutti i cànidi selvatici. Oggi alcuni studiosi ritengono che le volpi rappresentino invece un genere a sé stante.
Le prime varietà di cànidi erano molto diverse tra loro, e ve n'erano di simili alle volpi, o alle iene, o all'orso. Tra le più antiche forme che si conoscano e che hanno rilevanza per lo sviluppo della famiglia vi sono quelle correlate all' Hesperocyon , che era un animale di piccole dimensioni, con muso sottile e allungato e corpo e coda lunghi.
Sull'evoluzione che segue il periodo prima riportato non vi sono ancora certezze, anche se molti reperti fanno ritenere che buona parte di essa sia avvenuta nel Nord America, dove si svilupparono delle varietà che paiono a metà strada tra i tipi arcaici di cànidi e quelli che hanno portato alla versione moderna.
Secondo molti paleontologi il cane discende da un cànide al quale è stato dato il nome di “ Cynodictis” , vissuto in Europa e in Asia circa da sessanta a quaranta milioni di anni fa, quindi per tutto il periodo detto “ Eocene . Di questo animale sono state trovate tracce nelle fosforiti di Quercy, nel sud della Francia.
Dal Cynodictis discende un cànide più evoluto, che è stato chiamato “ Pseudocynodictis” e che è vissuto circa venticinque milioni di anni fa nel Nord America. Di questi animali sono stati trovati reperti nelle formazioni oligoceniche di White River (Dakota, Wyoming, Colorado, ecc), e di John Day (Oregon).
Sempre nell'America del Nord erano presenti altri due cànidi nel periodo che va dall'Oligocene inferiore al Miocene inferiore (quindi per circa dieci milioni di anni), il “ Daphoenus” e il “ Mesocyon” . Dal Mesocyon, molti ritengono discendano il “Cynodesmus” e il “ Tomarctus”, sviluppatisi nel Terziario (Cenozoico), e considerati gli antenati diretti dei cànidi moderni. Per molto tempo il “Tomarctus” è stato ritenuto il diretto antenato del cane, ma oggi non tutti gli studiosi sono concordi e alcuni mettono in dubbio perfino la sua esistenza.
Secondo diversi ricercatori il genere Canis nacque in Europa, Asia e Africa nel Pliocene (circa dieci milioni di anni fa), e migrò in America nel Pleistocene (un milione di anni fa). Altri pensano invece, come già detto, che la sua formazione sia avvenuta nell'America del Nord, e che poi il Canis, alla fine del Miocene (quindi più o meno otto milioni di anni fa), attraversando lo stretto di Bering, sia giunto in Europa, in Asia e in Africa. |