Attualmente in Italia sono stati stimati circa 4,5 milioni di cani presenti al fianco dell'uomo. Secondo questa indagine, tale convivenza porterebbe i proprietari a considerare il cane - per il 99% dei casi – come un membro della famiglia, - per il 75%- a definirlo a tutti gli effetti come una persona, - per 97%- a dialogare con lui e – per il 54%- a festeggiare il suo compleanno.
Da questo quadro, sembrerebbe che il cane – dal punto di vista del partner umano, in una chiave di lettura fortemente antropocentrica - sia certamente amato, ma la domanda è: il cane viene realmente capito?
Affinché l'uomo possa raggiungere una vera intesa e una reale sinergia con il proprio cane è fondamentale che sia in grado di acquisire corretti strumenti conoscitivi, in questo modo possono essere evitati importanti errori interpretativi e di relazione. Il primo passo per riuscire ad instaurare un rapporto equilibrato con il proprio cane è la comprensione, quindi mirare a capirsi per conoscersi! La relazione tra uomo e cane non è affatto una questione di tecnica o di metodi, ma presuppone invece lo sviluppo di una sensibilità percettiva e l'acquisizione, da parte del proprietario, di qualità quali intuito e capacità di provare e riconoscere emozioni. Come bisogna allora procedere per poter raggiungere questo obiettivo? Iniziando a superare le barriere psicologiche e culturali.
Molti proprietari, infatti, operano in modo del tutto inconsapevole delle generalizzazioni, delle distorsioni e delle importanti cancellazioni sul proprio cane.
Ogni proprietario dovrebbe liberarsi dalle catene dei pregiudizi e da quei condizionamenti che tendono a soffocare la relazione. È necessario evitare di idealizzare il proprio amico a quattro zampe, aspettandosi che come per magia possa da cucciolo diventare come “il commissario Rex” o come “Lassie”, ma inoltre sottrarsi dal compiere atti di ingenuità e di estrema superficialità come anteporre le caratteristiche fisiche e le predisposizioni comportamentali, risultato della selezione operata dall'uomo, alle caratteristiche individuali, formative ed esperienziali. In realtà ogni cane, come del resto ogni persona, è un individuo a sé, le cui inclinazioni, comportamento e modo di pensare derivano in parte dalla sua eredità genetica e in larga parte dal suo bagaglio esperienziale. Ogni cane è un universo complesso e irripetibile, fatto di sensazioni, emozioni, sentimenti e processi mentali.