Il termine handler significa conduttore, più precisamente nell’ambiente cinofilo l’handler ricopre la figura di colui che conduce il cane all’interno del ring per essere sottoposto a giudizio.

Ciò vuol dire che il cane può essere o meno di proprietà dell’handler ed al giorno d’oggi si ricercano metodi sempre più all’avanguardia per mostrare il proprio cane al meglio. Molti proprietari, spesso inadatti a condurre il proprio cane, richiedono l’aiuto di handlers professionisti per far si che il cane si presenti in modo adeguato. Per far ciò il conduttore dovrebbe avere conoscenze tecniche, cioè come si piazza, si fa muovere un cane. Detto cosi appare facile ma non lo è. Un  cane in stazione significa con gli arti anteriori e posteriori ben allineati in modo da mostrare le angolazioni, una linea dorsale corretta, una “buona uscita di collo”; lo stesso per il movimento, fiero, a testa alta, dritto o laterale… Come si può notare la faccenda comincia a farsi complicata… Nasce così la figura dell’handler professionista, cioè una persona che espone cani altrui a pagamento con conoscenze tecniche e specifiche della razza in questione; come in ogni ambiente di lavoro che si rispetti si dà molta importanza all’immagine, in fin dei conti è come andare ad un concorso di bellezza o una sfilata di moda. Ragion per cui anche la figura del conduttore deve essere curata (basti pensare ad una rivista specifica, sarebbe come sfogliare  Vogue). L’handler non si ferma ad una sola razza ma acquisisce tecniche per esporre anche altre razze magari anche molto differenti tra loro. Oltre all’addestramento per il ring il cane richiede anche una buona presentazione fisica: tono muscolare, toelettatura del mantello, e non si creda che un cane a pelo raso non ha bisogno di niente…! Sicuramente la toelettatura del cane è finalizzata alla salute e all’igiene del mantello, ma non solo. Ecco perché esistono diversi metodi di trattamento del pelo, anche se per qualcuno può sembrare a volte ridicolo o un’atrocità. Bisogna saper mettere in risalto le qualità dell’animale senza denaturalizzarlo, mantenendo cioè le sue sembianze (avete mai visto un fox terrier acconciato come un barbone grande mole?). Ecco perché ci si riferisce allo standard di razza (descrizione di tutti i caratteri psico-fisici di ogni razza) anche per la toelettatura; un cane da lavoro su terreno palustre non avrà mai il pelo di un levriero afgano… La toelettatura non deve mai limitare la libertà del cane, e va effettuata correttamente; in esposizione spesso sentiamo dire da qualche visitatore “poverino” oppure “che tortura”, senza magari pensare che ci sono ancora persone che tengono i cani legati ad una catena… Tornando a noi, la toelettatura serve anche a camuffare i difetti e valorizzare i pregi così facendo aiuteremo l’animale a mostrarsi in tutta la sua maestosità; il cane perfetto si sa……non esiste!

Per avere un approccio migliore, per addestrare i l cane, l’handler ha bisogno di tempo e spesso il proprietario lascia il cane in gestione in modo che tra l’handler ed il cane ci sia un buon feeling e che l’animale sappia ciò che gli viene chiesto nel ring. Prima di ciò un proprietario comincia a prendere visione dei vari modi che ha ogni singolo professionista per tenere, addestrare e toelettare il cane. Comunque sia c’è la riprova, e cioè l’atteggiamento che il cane ha col conduttore…
L’handler si occupa in modo più completo di tutta la carriera del cane e cioè sapere a quali show e in quali paesi andare, così facendo un cane può essere campione di molti più stati in breve tempo e sicuramente meno dispendioso per il proprietario piuttosto che portarsi il cane da solo in quanto spesso le spese di un viaggio vengono divisi in base al numero di cani presenti.

di Federico Sanguinetti