AGGRESSIVITA’ PROTETTIVA - TERRITORIALE:
l’aggressività territoriale ha per scopo la difesa di uno spazio. Il cane tende a reagire agli estranei che minacciano di entrare nel suo territorio.
Questo per alcuni viene considerato uno schema comportamentale desiderabile; tuttavia può diventare un problema serio se il cane abitualmente attacca gli amici, gli addetti alla lettura dei contatori o il postino.
Poiché il comportamento è solitamente osservato in associazione all’aggressività da dominanza, si pensa sia l’espressione della responsabilità avvertita da un soggetto dominante di proteggere il territorio del suo branco.
L’aggressività protettiva è diretta invece a proteggere in modo specifico una persona, il proprietario. Può accadere che il cane tenda ad aggredire le persone (o gli animali) che tentano di avvicinarsi o interagire con il proprietario. Sembra ci sia un’influenza di tipo ormonale in queste forme di aggressività, quindi la castrazione può essere d’aiuto alla terapia comportamentale.
AGGRESSIVITA’ INDOTTA DA DOLORE:
un animale che riceve uno stimolo doloroso ha la naturale tendenza a rivoltarsi e a mordere per autodifesa. È normale che un cane ringhi e cerchi di mordere quando si cerca di toccarlo in una zona infiammata o dolorante. Se però l’aggressività persiste dopo la scomparsa dello stimolo doloroso, allora il comportamento è un problema.
La terapia prevede uno speciale programma di desensibilizzazione.
AGGRESSIVITA’ RIDIRETTA:
è l’aggressività che viene mostrata da un cane che non potendo raggiungere il soggetto che ha scatenato la reazione, sfoga tale aggressività sull’individuo a lui più vicino.
Anche il proprietario può essere morso dal proprio cane dopo averlo rimproverato o ostacolato in un suo desiderio afferrandolo per il collare.
Per risolvere il problema è necessario innanzitutto cercare di evitare di toccare o infastidire il cane quando mostra aggressività; quindi bisogna agire sulla reale causa che provoca la prima reazione aggressiva.
AGGRESSIVITA’ IDIOPATICA:
con tale termine viene indicato il comportamento aggressivo che appare realmente anormale, non direttamente riconducibile a cause normali e di cui non esistono esempi tra gli animali selvatici. Il cane che mostra aggressività idiopatica morde improvvisamente e senza motivazione con attacchi violenti e inaspettati.
È una rara forma di aggressività che è ancora la centro di numerosi studi.
La maggior parte dei comportamenti aggressivi è influenzata in generale da diversi fattori tra cui primariamente: il patrimonio genetico, le esperienze precoci, l’età dell’adozione, il sesso del cane e precedenti apprendimenti.
È per questo importante individuare con esattezza il tipo di aggressività manifestata per poter mettere a punto una terapia comportamentale specifica. L’aggressività infatti può essere curata in modo efficace e diminuita notevolmente. Resta comunque importante la prevenzione e una corretta educazione.
Dott.ssa Emmanuela Diana
Etologa, dottore in Scienze Biologiche, specializzazione in Biologia Animale
Esperta di comportamento animale
Cell. 347.94.71.800
E-mail: emmanuela.diana@alice.it
Bibliografia:
Abrantes, 2000; Hart & Hart, 1985; O’Farrell, 1992; Overall, 2001; Pageat, 1999
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